Galleria

Recensioni e Critiche

Una visita nello studio dell’artista ci fa scoprire un mondo ammantato di colore, ma anche di poesia permeata a volte di sottile malinconia. Un vaso colmo di scoppiettanti petunie tracciate a spatola con colori puri fa da contraltare ad un sottile vetro bianco colmo di rose virginali, quasi a rappresentare due facce di una stessa natura in momenti diversi di contemplazione. I paesaggi collinari, cosi’ come gli angoli veneziani e di Burano sono colmi di luce, quasi che la materia cromatica avesse imprigionato in se un pulviscolo radioso, rendendoli visioni animistiche.Particolarmente ci ha colpito una piccola tela ove un bacino di San Marco racchiude la visione di una Basilica di San Giorgio persa in una luce metafisica che tutto ammanta togliendo ogni riferimento temporale per trasportarci alla soglia di una Citta’ sognata.Alcuni ritratti ci presentano personaggi diversi, stati d’animo e introspezioni psichiche differenziate per ogni soggetto rappresentato.Ne la “BAMBINA CREOLA” si legge l’innocenza infantile e la speranza di avviarsi verso un mondo migliore; nella tela “TUTTI I PERCHE’” l’uomo sembra inveire chiedendo ragione della sua disperazione. Il bel ritratto del cugino, famoso cantante, ci riporta a sintonie di pacatezza musicale che pare seguire la tonalita’ cromatica.In questo PILLA si rivela anche buon ritrattista, attento a descrivere i sentimenti dei soggetti rappresentati. 

- Ezio ZANESINI Critico d’Arte (Venezia, 17 Marzo 1969) 

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Un panorama sufficientemente completo della situazione locale delle Arti non puo’ non riconoscere tra le sue componenti anche la presenza di GIORGIO PILLA. Uno dei pochi che, in terra veneta, anziche’ proseguire la sua ricerca sul solco della pittura lagunare od avventurarsi sull’infido terreno degli sperimentalismi, ha scelto una sua particolare visione a meta’ strada tra il surrealismo e l’oggettivismo.Si affida ad una estrema abilita’ tecnica cercando di attenuarla per consentire al mezzo di essere protagonista secondario nei confronti del racconto.Il passato gli ha dato ragione, il domani non potra’ che confermare questa ragione. 

- Guglielmo GIGLI Critico d’Arte (1972) 

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Ogni quadro di PILLA e’ un racconto, ogni racconto si sussegue, s’intreccia alle piu’ suggestive comparazioni……. Da qui gli ultimi strati di sabbia i cui rilievi si combinano alla conformazione per far emergere le sovrapposizioni…………subentra il rito di una magica evocazione di mistero, di emozione. 

- Giulio GASPAROTTI Critico d’Arte (1975) 

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Sintesi formale, chiarezza logica, velato plafond simbolico: su questi termini Giorgio PILLA ( alla Galleria SAN VIDAL A VENEZIA ) costruisce i suoi quadri nel contrappunto di limpide sagome.Ma il gusto materico, ad un certo punto, preme: ed ecco un paio di opere aprirsi in chiave espressiva, con soluzioni ancora in fieri. E’ un discorso interessante. 

- Paolo RIZZI Critico d’Arte 

da:GAZZETTINO 9/12/75 

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Il rapporto Uomo/Natura e Uomo/Uomo e’ il tema principale sul quale si snoda il discorso che PILLA DA ANNI va facendo usando tecniche sempre piu’ avanzate. Ed e’ un linguaggio sciolto per quanto essenziale al massimo. Ecco pertanto, che le opere di PILLA diventano delle vere e proprie “opere aperte” , interpretabili non univocamente, ma capaci di suscitare stati d’animo diversi a seconda delle diversita’ dell’osservatore. 

- Marina DORIGO Critico d’Arte (1975) 

Presentazione Mostra Personale GALL. SAN VIDAL VENEZIA 

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Interessante Mostra alla Galleria SAN VIDAL a Venezia del pittore Giorgio PILLA. Elementi geometrici, farfalle, profili umani che si sperdono nell’infinito e che ripropongono il mistero della Vita.Il discorso di PILLA, di cui si riconosce la matrice surrealista, ha raggiunto un passaggio importante nel processo di maturita’ artistica. 

- Da: IL POPOLO (4 Dicembre 1975) 

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Una rassegna del pittore simbolista PILLA alla Galleria SAN VIDAL di Venezia .Il tema fondamentale dei suoi lavori, tradotti in chiave simbolistica, e’ il rapporto Uomo/Natura. 

- Da: L’ UNITA’ (12 Dicembre 1975) 

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Tutto si sperde in uno sfondo ovattato, privo di atmosfera, in una dimensione senza confini. Il processo di maturita’ artistica ha raggiunto in PILLA uno stadio importante; le forme sono contenute nell’essenziale, mentre vengono accentuate le sensazioni degli stati d’animo, come i processi di ricerca sono evidenti, come le nuove sperimentazioni esemplificate da soluzioni originali.Alberto DI GRACI Critico d’Arte 

- Da: ORE 12 (7 Dicembre 1975) 

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“... per questo nelle sue tele e’ bandita la violenza, sia cromatica che segnica ed Egli quasi corre con leggerezza verso una dimensione che puo’ definirsi visione di pura umanita’ …“Giuseppe MUGNONE Critico d’Arte 

- Da: Galleria Veneta – Gennaio 1976 

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“Ogni quadro di PILLA e’ un apologo o una summa di riflessioni sulla bellezza e l’intensita’ della Vita o, quanto meno, di quanto restera’… Tutto parla di esistenza, non esistenza, realta’, fantasia e la corrispondenza e’ significante perche’, nella mente dell’Uomo operano le stesse leggi psicologiche.PILLA offre, come ho gia’ scritto in precedenza, l’atto stesso della VITA, in prospettiva storica, in un singolare rapporto tra passivita’ e misticismo contemplativo impostato sull’intuito….. PILLA lavora coi segni, la luce e il colore strutturati in forme intense e profonde. 

- Giulio GASPAROTTI Critico d’Arte 

Da: Galleria Veneta – Aprile 1976 

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“... Giorgio PILLA canta un inno alla Vita, alla Bellezza, alla Purezza, con la sua pittura … Discorso impegnativo che PILLA risolve con accorte inventive e con una narrazione equilibrata sia nell’impianto che nelle tonalita’ …” 

- Giuseppe MUGNONE Critico d’Arte 

Da: Galleria Veneta - Marzo 1975 

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L’Arte pittorica intesa da Giorgio PILLA ha valore di movimento e di sensazioni psichedeliche in senso di trasfigurazione degli oggetti e della materia… Giorgio PILLA e’ un Artista che sa trasmettere nelle sue tele queste sensazioni con tocco abile di Artista maturo… 

- Michele CALABRO’ Pittore (1975) 

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“… C’e’ poi un motivo culminante: la Crocifissione-Simbolo, una mirabile conchiglia inchiodata con ludibrio ad una trave. Purezza di forma, costruzioni armoniche, disposizione e proposizioni di particolari, tecnica dal tratto nitido, impasti e volumi di colori, oltre ad alcuni messaggi di fiducia …“ 

- Giuseppe DE VECCHI Critico d’Arte 

Da: ARTE –BELLUNO (Novembre 1974) 

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“… Giorgio PILLA veneziano, si esprime invece in maniera diametralmente opposta. L’oggetto fisico sparisce (una specie di moderna fantascienza) per venire sostituito da forme e colori che si muovono nel simbolismo astratto. Prima il PILLA operava nel surrealismo...“ 

- Federico CASTELLANI Critico d’Arte (1976) 

Mostra Personale Centro d’Arte DEDALUS - MESTRE 

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“ … Le tesi di rottura presentate da Giorgio PILLA che, proprio come personale "Presenza 81” ha voluto proporre delle strutture emblematiche. Ogni argomento, ogni attimo narrativo, ogni campitura porta i segni classificanti di una visione emotiva e fantastica. Non e’ piu’ il narrato per il narrato. Sembra quasi ovvio sottolineare che Egli, in questa occasione, si e’ sentito quasi guidare da una coscienza storica. Il rapporto soggetto-oggetto e’ in sinfonia con il bisogno di una indagine etica. Il colore, simbolicamente, si richiama alla dialettica della potenza cosi’ come i momenti strutturali narrati. La rinuncia ai limiti del particolare per attingere significazioni da linguaggi poggianti su larghe campiture…” 

- Enrico BUDA Critico d’Arte (1981) 

Da: presentazione Mostra “Presenze 81” 

Fondazione BEVILACQUA LA MASA di VENEZIA 

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“ .. Le opere recenti di un pittore che utilizza superfici preparate ad accogliere il colore, ma anche graffiti e materiali quali vetro, in una operazione che vuole essere formale..." 

- Enzo DI MARTINO (1990) Critico d’Arte 

Da: IL GAZZETTINO di VENEZIA“ 

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"… l’occhio si sofferma su ampi spazi. Vaste aree di colore. Sento la necessita’ di allontanarmi per seguire il suggerimento di una prospettiva diversa, ma non posso non indagare anche nel dettaglio materico, stabilire un contatto diretto, palpabile, con la granulosita’ di certe incrostazioni quasi ad aiutare fisicamente un recupero mnemonico…l’instabilita’ di “”CONTAMINAZIONE “” e di altri pezzi che, ricordiamolo, risalgono al 1975 quando l’ecologia era ancora vibrazione sensitiva che solo chi fa Arte possiede, prima di diventare argomento di massa fagocitato e stravolto dal Moloch del business … il fossile di un pesce batipelagico e li’ a ricordarmi , dalle profondita’ abissali del tempo e di un oceano svuotato, che esso e’ l’immagine di VENEZIA …. e quelle incisioni che un tempo erano scheletro adesso sono rii e canali. Ecco perche’ vedo questi pezzi come il risultato di un processo di anamnesi, il prodotto di un viaggio che l’Artista ha compiuto nel profondo per liberarsi del Super-Io imposto da una Societa’ estranea in cui e’ costretto a vivere… Sempre piu’ sento che il discorso di Giorgio PILLA si dilata nella coerenza.“ 

- Renato PESTRINIERO Scrittore (1990) 

Presentazione Mostra Personale Hotel LONDRA - VENEZIA 

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"_Il tema e’ quello delle maschere, ed e’ un tema di grande suggestione, nutrito di memorie antiche, esoteriche ed esotiche. Un mondo lontano e riscoperto ed interpretato con forte piglio espressivo ma anche con una sorta di magica trasfigurazione. Il segno incide sulle superfici scabre, ricavando effetti di preziosita’ materiche, di sfrangiamenti luminosi, di fissita’ ieratica. La pittura si fa tramite di una fuga nell’Utopia.”

- Paolo RIZZI Critico d’Arte (1994) 

Mostra Centro d’Arte SAN VIDAL- UCAI VENEZIA 

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“Sulla materia scabra, pregna di polveri antiche, rugosa come una vecchia pelle, spiccano i motivi di una trasfigurazione lirica: il grande sole, la maschera. Il pesce fossile. Il segno sembra quasi incidere il muro su cui appaiono e dispaiono i segni di una presenza ancestrale. Un silenzio misterioso avvolge l’incanto che si svela.” 

- Paolo RIZZI Critico d’Arte (1995) 

Galleria Centro d’Arte TIEPOLO UDINE 

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“ Sui frammenti scabri di un muro antico affiorano pesci fossili, grandi soli… testimonianze di Vita o arcani messaggi ??" 

- Gabriella NIERO Critico d’Arte (1996) 

Da: ARCHIVIO DELLE ARTI di MANTOVA 

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“…sono opere che qualificano una mostra fortemente interiorizzata, complessa e difficile. Giorgio PILLA ci presenta anche suggestivi "GRAFFITI VENEZIANI" che attraverso le tradizionali strutture architettoniche, danno rilievo alle scrostature segnate dal tempo e dai richiami gotici... "OMAGGIO ALLA MADRE" rappresenta appunto l'inizio e la fine, là dove la natura continua a vivere per la sua eterna ciclicita’. - Orfango CAMPIGLI Critico d’Arte 

Da: GENTE VENETA VENEZIA 1996 

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“Giorgio PILLA ha intrapreso un discorso linguistico che si insinua nelle atmosfere del SIMBOLISMO… Le architetture veneziane rappresentano una continua conquista stilistica che si spinge nei territori fantastici della instintualita’ pura. Ogni segno ed ogni pennellata diventano suggestive metafore personali.” 

- Gabriella NIERO Critico d’Arte (1996) 

Da: ARCHIVIO DELLE ARTI – MANTOVA 

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Leggere all’interno della Natura allegorie e sensi nascosti ha sempre affascinato poeti ed artisti. Questo ciclo pittorico intitolato “DELLA NATURA E DEI MISTERI” ci si presenta come un poema lucreziano…….un percorso arduo, per qualche verso criptico, che parte dal caos e cerca di arrivare ad un ordine nuovo delle cose, cioe’ ad un significato che conglobi ogni umana esperienza. La pittura finisce con l’uscire dalla sua ruvida sostanza materica per trasmutarsi alchemicamente, nel dono divino della luce… La materia e’ simile all’affresco, al muro intriso di colore… schegge di luce si infilano sul grezzo epitelio della Natura. Soltanto qualcosa ci induce alla speranza: l’albero rosso vitreo ci trasporta lontano.La pittura si impreziosisce, avvolgendoci nei misteri di un tempo lontano. La speranza sta nel ricordo. Ma puo’ ancora l’Uomo ricordare con tenerezza ? …. Da piu’ di ventanni Giorgio PILLA insegue il suo discorso sulla Natura. Ora esso si visualizza in una serie di quadri da cui una bellezza ora mortificata e ora esaltata tende a mutarsi in apologo morale. Lo stile si e’ fatto maturo e la materia-colore vibra nelle sue screziature, nei suoi anfratti, nelle sue misteriose risonanze …Una pausa di incantamento, ma anche uno sprone alla speranza. 

- Paolo RIZZI Critico d’Arte 1996 

Mostra Personale Centro d’Arte SAN VIDAL VENEZIA 

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“… dipinti recenti di Giorgio PILLA … immagini di sapore surreale, realizzate su superfici sabbiose con colori puri e accesi e, a volte, con l’inserimento, forse simbolico, di elementi di vetro ….” 

- Enzo DI MARTINO 1996 

Da: IL GAZZETTINO VENEZIA 

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“Un’atmosfera rarefatta blocca l’immagine in una suggestiva aura atemporale. La luce non avvolge le “Grandi conchiglie”, non vibra all’orizzonte, nitida, trasparente, ed ogni elemento, anche naturale, diventa simbolo, allusione, visualizzazione di una idea eternata, in un silenzio assoluto: l’Artista trasforma le inquietudini in pittoriche confessioni mentali. “ 

- Gabriella NIERO Critico d’Arte 

Mostra PALAZZO DELLA LOGGIA – NOALE (VE) 

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” DELLA NATURA E DEI MISTERI”… la testimonianza del suo forte impegno sul fronte della salvaguardia ecologica… Venezia assurge a simbolo di questa testimonianza… lo stesso vibrante impasto materico assume un significato emblematico racchiudendo scansioni di luci, di ombre, di ambiguita’ e di verita’ …” 

- Alberto DI GRACI Critico d’Arte 

Da: DISCUSSIONE DEL VENETO (16/1/96) 

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Giorgio PILLA cerca nel fermento stesso della materia quel lievito simbolico che la trasfiguri, in modo da aprire la fantasia ad un senso del magico che riporti l’antico ad una dimensione nuova… 

- Paolo RIZZI Critico d’Arte (1997) 

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“ Su ampie inquadrature di matrice razionalistica si innalzano grandi Soli intensi di colore, enigmatici testimoni di una dimensione surreale pervarsa di quiete e di silenzio. In lontananza antiche architetture, visioni incantate della presenza umana che diviene riservata e silente. Gli allusivi trapassi di colore ed il disegno preciso, privo di sbavature, aumentato il carattere simbolico della figurazione trattata da una personalita’ attratta dalla forma e dal fascino inquietante del mistero. “ 

- Gabriella NIERO Critico d’Arte 1997 

Mostra SCOLETTA SAN ZACCARIA VENEZIA 

Da: ARCHIVIO DELLE ARTI MANTOVA 

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“… Concorde nella diagnosi della caducita’ del piacere si e’ espresso Giorgio PILLA: su sfondo di rossi vapori ha dipinto un totem su base dorica, mascherato dalla bauta, ma la colonna si sgretola: atmosfera densa di infausto presagio della fine di quello sregolato universo settecentesco guastato da presunzione e spensieratezza, emblematizzato nel genere di vita gaudente di Giacomo Casanova. 

- Mariella CORTESE SCARPA Giornalista 

Da: GIORNALE ECONOMICO C.C.I.A.A. DI VENEZIA 

Per: Mostra Carnevale 1998 Artisti “Le colonete” 

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“LA PALUDE GENERO’ LE PIETRE” (U. Stefanutti) 

La Citta’ anadiomene non sorse, come Venere, dal foscoliano “greco mar” bensi’ dalla melma della laguna. Un veneziano autentico, Giorgio PILLA , ha capito ed interpretato mirabilmente questa metamorfosi: un processo che riflette anche in senso ontologico, il riscatto dello spirito sulla materia… ed ecco questa Mostra alla SAN VIDAL DI VENEZIA che si dipana, appunto, sui due binari, l’humus della terra acquosa e la pietra forgiata dall’uomo. E’ una mostra racconto: un continuo traslato di cui occorre cogliere le sottili sfumature… Ma PILLA si chiede anche, alla fine della Mostra: quale sara’ il destino di questa Citta’ che ci appare cosi’ fragile ed effimera?Forse il destino di Venezia sta in noi: nel nostro amore… Intanto un artista come PILLA ci da’, nella mostra, la testimonianza di questo amore. Lo fa con una pittura estrosa ed insieme pensosa, che alterna finezze materiche a stesure screziate di luce-colore.Da trentanni PILLA lavora sullo stesso tema, che e’ il tema stesso del suo amore.Egli e’ passato attraverso molteplici esperienze per approdare a quest’ultimo ciclo di pitture. Il Guado e’ ormai sorpassato: la pienezza dell’Arte e’ riuscita a simboleggiare la forza vitale dell’amore. “ 

- Paolo RIZZI Critico d’Arte 

Presentazione per Mostra personale 14/1/2000 

Centro d’Arte SAN VIDAL UCAI VENEZIA 

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“… la Venezia di PILLA. Venezia come simbolo: la vita che nasce dalla palude, si tramuta in pietra e si fa destino degli uomini … La partenza e’ dal buio dei secoli ….” PREMONIZIONI SULLA PIETRA NERA”. Amare l’humus della laguna seme di vita. Poi l’intervento umano: le architetture nobili della Citta’, l’oriente fantastico di cui sognava Byron. Un enorme sole esce dalla barena. La pittura di PILLA, ricca di cultura, alterna finezze materiche a improvvisazioni gestuali. 

- Paolo RIZZI Critico d’Arte 

Da: IL GAZZETTINO DI VENEZIA 17/01/2000 

Nota critica Mostra Personale Scoletta SAN ZACCARIA 

Centro d’Arte San Vidal UCAI Venezia 

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“… i lavori recenti di un Pittore veneziano ideativamente nomade. Giorgio PILLA dipinge a volte sontuose facciate di Chiese, altre volte immagini di impianto surreale…” 

- Enzo DI MARTINO Critico d’Arte 

Da: IL GAZZETTINO DI VENEZIA 22/01/2000 

“ 

… Giorgio PILLA estrae dalla materia screziata il dono della RELIGIOSITA’ …” 

- Paolo RIZZI Critico d’Arte 

Da Catalogo Mostra “CERCANDO DIO“ 

Un approccio all’Arte Sacra di 21 Pittori e Scultori 

Centro d’Arte San Vidal – UCAI VENEZIA 10/24 Maggio 2000“ 

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Venezia non si arrende/ erge le barriere dell’incanto/incrollabili trasparenti …” (U. Stefanutti) 

Perche’ mai dovrebbe arrendersi? Finche’ c’e’ qualcuno che la capisce e la ama, la Citta’ anadiomene nulla deve temere. I versi di un poeta come Ugo Stefanutti coincidono con la pittura di Giorgio PILLA…. Questa mostra di PILLA, tutta dedicata alla sua e alla nostra Citta’, assume un significato metaforico ben preciso. Essa e’ divisa in due parti, tra loro complementari e interdipendenti a significare quasi le dimensioni che Venezia assume nella cultura di oggi. La prima parte (Sala dei Flash-back) e’ tutta avvolta nel buio della notte. Venezia pare disgregarsi nell’aria… Si tratta di monumenti,chiese, palazzi. L’aspetto diventa spettrale, tutto acceso di tocchi luministici sul fondo oscuro. La qualita’ della pittura e’ splendida,ilsignificato simbolico evidente… Ma e’ un aspetto di Venezia. Salendo al piano superiore, la versione muta. Siamo nella “Sala degli Eventi “. E’ sempre Venezia sono sempre i suoi monumenti. E’ cambiato lo stato d’animo di chi (il pittore, ma anche noi stessi ) li vede e li interpreta. Qualcosa e’ successo … il colore che ne esce e’ vivido, fresco, brillante. Nell’impianto scenografico, denso di riferimenti espressionistici, si insinua ora la speranza. Le spatolate dell’Artista, intrise di color liquido, hanno un che di spiritato, di aggressivo… C’e’ sommovimento, c’e’ rottura: nel contempo c’e’ anche un presagio. Forse i segnali della catastrofe si allontanano. Le luci si accendono scoppiettando, le pietre sorgonodall’acqua.. il colore prorrompe dalla gestualita’ dell’Artista…Non e’ certo un caso che anche questa mostra sia dedicata a Venezia…. La pittura diventa uno strumento, labile ma anche fermo, per giungere ad una ipotesi: quella –apparentemente assurda – della perennita’ di Venezia. Questa perennita’ non puo’ essere assicurata che per via di una memoria che si trasforma, appunto, in atto d’amore attraverso l’Arte. PILLA lo ha capito perfettamente. 

- Paolo RIZZI Critico d’Arte 

Da: presentazione per la Mostra personale 

Scoletta di San Zaccaria 

Centro d’Arte San Vida18 – 30 Marzo 2002 

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“... Palazzi sontuosi, devote Scuole di mestieri e chiese maestose. I recenti dipinti di Giorgio PILLA sembrano voler “incastonare” in uno spazio ideale le architetture della Citta’ che risultano cosi’ delineate come gemme preziose. Si serve a questo proposito di una pittura materia nella quale il colore puro appare funzionalead un poetico progetto espressivo. 

- Enzo DI MARTINO Critico d’Arte 

Da: IL GAZZETTINO DI VENEZIA 17 MARZO 2002 

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“E l’Artista Giorgio PILLA con le sue opere in esposizione ci offre questa autentica emozione. Siamo affascinati dalle sue “immagini” selezionate nella saletta a piano terra della Scoletta di SAN ZACCARIA, incentrate su una grande luna sormontata da una farfalla sopra la Cattedrale primigenia di Santa Fosca a TORCELLO … Salendo al piano superiore nella grande sala, l’Artista ci delizia con la spettacolarita’ della luce: infatti al centro delle opere campeggia un grande sole che irradia di luce le immagini. E qui si evidenzia l’estro pittorico di Pilla, che si esalta nella stesura della materia/colore mediante suggestive sfumature e vibrazioni vivide, fresche e brillanti per un espressionismo da incanto. 

- Orfango CAMPIGLI Critico d’Arte 

Da: GENTE VENETA – 30 MARZO 2002 

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“L’Arte – dice questo pittore che e’ anche segretario veneziano dell’UCAI – deve aiutare a capire il mondo” Il simbolo e’ sempre evidente, come guida alla comprensione di cio’ che si nasconde dietro e dentro l’immagine. “ ECCE NATURA “ svela la violenza dell’uomo sull’ambiente. “ PREMONIZIONI SULLA PIETRA NERA “ diventa una chiave criptica per leggere la storia e, insieme, il destino amaro di Venezia. L’occhio cerca di carpire i segni nascosti della condizione dell’uomo. 

- Paolo RIZZI Critico d’Arte 

Da: presentazione mostra “ AL DI LA’ DELL’IMMAGINE” 

GALLERIA DELLA PIGNA – UCAI 

ROMA 21 Marzo - 8 Aprile 2002 

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“… Giorgio PILLA presenta due opere significative dell’ultime periodo creativo antecedente la presente stagione. Visioni criptiche ammantate di simbolismi che narrano dell’uomo e del suo ambiente. In “ECCE NATURA” il grande sole rosso spaccato su sfondo grigio ci parla di violenza, mentre in “ PREMONIZIONI SULLA PIETRA NERA” e’ tracciato il destino di una Venezia nel suo divenire perno immutabile di arte e di cultura...” 

- Giorgio P. CAVALLI Critico d’Arte 

Da: ARTECULTURA – MILANO 

Mensile d’Arte 5 Maggio 2002 

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“… Giorgio PILLA presenta le sue magiche e affascinanti composizioni surreali …” 

- Gabriella NIERO Critico d’Arte 

Da: IL MESSAGGERO DI ROMA 28 MARZO 2002 

​

“… nelle opere di Giorgio PILLA il simbolo si fa chiave per svelare cio’ che l’immagine racchiude ” 

- Francesco VALMA Pittore 

Da: IL GIORNALE DI ROMA 20 APRILE 2002 

​

“… forte la carica simbolica delle opere di Giorgio PILLA che vogliono esprimere il disagio per le miserie umane …” 

- PERES Critico d’Arte 

Da: L’OSSERVATORE ROMANO – 29 MARZO 2002 

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“…. Giorgio PILLA artista veneziano si esprime con due significative opere simboliche …” 

- Orfango CAMPIGLI Critico d’Arte 

Da: IL SECOLO D’ITALIA – 29 MARZO 2002 

​

“…Giorgio PILLA con le sue opere ci offre una lezione di storia ….” 

- Orfango CAMPIGLI Critico d’Arte 

Da: IL TEMPO di ROMA - 23 APRILE 2002 

​

Giorgio PILLA imprimendo sulla tela elementi simbolici fa un racconto serio e premonitore dove grida le violenze dell’uomo sulla natura. 

- D.A. PENDOLIN Critico d’Arte 

Da: LA REPUBBLICA – ROMA – 29 MARZO 2002 

​

Giorgio PILLA legge sapientemente nelle sue opere l’uomo e la storia. 

- Maio NAZARENO Critico d’Arte 

Da. L’AVVENIRE – ROMA – 6 APRILE 2002 

​

“Giorgio PILLA veneziano, da anni conduce un percorso pittorico di grande effetto vicino a esiti astratti. Ricordiamo le sue affascinantie magiche composizioni surreali, realizzate con tecniche miste lontano da stereotipi come ne “PREMONIZIONI SULLA PIETRA NERA .“ 

- Gabriella NIERO Critico d’Arte 

Da : ARCHIVIO DI MANTOVA – Mensile d’Arte 

APRILE 2002

Repertorio Bibliografico 

su riviste e giornali

7 GIORNI VENETO 

​

ARCHIVIO DELLE ARTI DI MANTOVA 

​

ARTE BELLUNO 

​

ARTECULTURA MILANO 

​

CORRIERE VENETO PADOVA 

​

ECO D’ARTEGALLERIA TOSCA 

​

NAGALLERIA VENETA 

​

GENTE VENETA VENEZIA 

​

GIORNALE ECONOMICO C.C.I.A.A. VENEZIA 

​

IL CUORE DELLA REYER 

​

IL GAZZETTINO DI BELLUNO 

​

IL GAZZETTINO DI VENEZIA 

​

IL GAZZETTINO DI VICENZA 

​

IL GAZZETTINO ILLUSTRATO 

​

IL GIORNALE DI ROMA 

​

IL MESSAGGERO DI ROMA 

​

IL MESSAGGERO DI UDINE 

​

IL PICCOLO DI TRIESTE 

​

IL POPOLOIL QUADRIVIO ROVIGO 

​

IL SECOLO D’ITALIA 

​

IL TEMPO DI ROMA 

​

L’AVANTI 

​

L’AVVENIRE 

​

L’AVVENIRE ROMA 

​

LA DISCUSSIONE DEL VENETO 

​

LA NUOVA VENEZIA 

​

LA REPUBBLICA ROMA 

​

LA VERNICE 

​

LA VITA CATTOLICA UDINE 

​

NUOVI ORIZZONTI 

​

ORE 12 

​

OSSERVATORE ROMANO ROMA 

​

R.A.I. VENETO (RADIO E TV) 

​

SETTEGIORNI FRIULI 

​

UNITA’ 

​

VENETO EMIGRAZIONE 

​

VENEZIA 7 

​

​

Hanno recensito e scritto 

​

- E. BUDA 

- L. BORTOLUZZI 

- M. CALABRO’ 

- O. CAMPIGLI 

- F. CASTELLANI 

- G.P. CAVALLI 

- M. CORTESE SCARPA 

- G. DAZZI 

- G. DE VECCHI 

- E. DI MARTINO 

- A. DI GRACI 

- M. DORIGO 

- G. GASPAROTTI 

- G. GIGLI 

- G. MUGNONE 

- M. NAZARENO 

- G. NIERO 

- L. NOVELLO 

- D.A. PENDOLIN 

- PERES 

- R. PESTRINIERO 

- P. RIZZI 

- F. VALMA 

- N. ZACCURI 

- E. ZANESINI 

​

​

Presente su: 

​

- Catalogo ARTISTI DEL VENETO Ed. Ag. Rizzoli (1974) 

- Catalogo ARTISTI – VENETO (II° Volume ) Ed. UN. ED. I. ROMA (1979) 

- C.A.T. CENSIMENTO ARTISTI TRIVENETI 1999 Ed. Piva PADOVA 

- Catalogo MORE LJUDIO BALA 2000 ED. Muzez Zupanijski Sibenik

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